giovedì 19 gennaio 2012

Le cento città, di Vincenzo Costantino

"Ognuno ha le sue prigioni, mentali, fisiche.
Ognuno ci convive.
Ma quando le pareti cominciano a restringersi,
le facce diventano anonime.
Quando lo specchio comincia a darti del tu
quando i marciapiedi ti provocano vertigini
e la strada sembra il tuo tappeto rosso
metti insieme il tuo bagaglio.
Riempilo di ricordi, speranze, parole,
storie vissute e storie da vivere
riempilo di emozioni, musiche, liti,
illusioni d'epoca, domande e risposte.
Trovati un amico e comincia la condivisione,
l'esplorazione.
Vai a caso, lascia le tue lacrime sul cuscino,
incontrati con la vita, scontrati con il dolore
ruba l'amore.
Non avere una meta ma cento,
prova a ritornare perché il ritorno dà senso al viaggio.
Pensa a Polifemo e alla sua solitudine
e rispetta la solitudine altrui.
Gira intorno al mondo non girare con lui.
Affrancati da te stesso e dall'attesa.
Per amare la vita bisogna tradire le aspettative.
Guardati intorno e guardati da chi si professa libero.
Il sapore della libertà è la paura.
Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di inseguirla."

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