mercoledì 7 novembre 2012

Scusami, grande tempesta non ti ascoltavo mentre parlavi. Ero troppo impegnato, giocavo a strangolarmi con i fili del mio stesso destino. E dopo un po', mi sono accorto, di averne tagliati un paio. Sorridevo pensando al momento in cui ci nominavamo a vicenda. Ma siamo in tre, ed uno di noi deve nominarsi da solo. Sei come vetro, non menti mai. Io sono come pioggia, m'infrango su di te, ma risorgo in un ciclo infinito. In un volo pesante mi schianto nel cielo. S'infrange.

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